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1 agosto 2022
Il Primo Giorno di Lavoro in Fattoria e il Giardinaggio
E’ la mattina del primo giorno e non ho niente per fare colazione, visto che nel frigo è presente solo una triste mosca spiaccicata e sporcizia varia. Mi preparo in fretta e sono pronto ad iniziare il mio primo turno di lavoro in fattoria. Alle 9 in punto, Johan mi chiama da sotto l’osservatorio con il suo buffo accento e la tipica erre Olandese.
Sono super positivo! Non vedo l’ora di contribuire in stalla, magari aiutando nella mungitura o utilizzare il trattore per qualche lavoro in campo. Invece, oggi serve qualcuno che faccia giardinaggio ai cespugli davanti la proprietà e che finito quello dovrò aiutare nel completare il passaggio di pietra per le mucche. Mi spiega che sarà la nuova uscita degli animali dalla stalla, ma verrà utilizzato solo dopo che saranno arrivati i robot di mungitura previsti per ottobre (dopo il mio ritorno a casa).
Rimango un attimo deluso perchè io giardinaggio già lo faccio a casa ogni santa estate e avrei preferito imparare qualcosa di nuovo... Poco male, fortunatamente la giornata è soleggiata e in fondo in fondo a me il giardinaggio piace.

Incontri sull'Isola e Il Lavoro Infinito con i Mattoni
Siccome la piccola siepe che delimita la casa di Johan si affaccia su una delle vie principali dell’isola, molto spesso mi capita di incontrare persone a piedi. Col passare del tempo noto che sono tutti molto rilassati, sorridenti e incredibilmente gentili. Mi salutano tutti, ma proprio tutti tutti!
Strani gli olandesi…O forse no…
Inizio a capire che mi sto stupendo di una cosa normalissima chiamata “gentilezza", ma da dove vengo io è già bello se non ti insultano perchè qualche foglia è scappata sulla strada.
Finito il primo compito mi dirigo al temuto passaggio in pietra e iniziando ad impilare i mattoni in modo regolare, mi rendo che il lavoro è a dir poco infinito! Ben lontano dall’essere terminato, richiederà svariati giorni e tanta tanta pazienza. Johan mi capisce, e dice che quando avrò del tempo libero durante il mio orario di lavoro, se voglio, potrò continuare con il passaggio.
Grazie a Dio.
Mi sento sollevato nel sapere che Johan comprende i miei dubbi, il suo livello d’inglese non è dei migliori, ma in qualche modo ci capiamo.
L'Invasione delle Mosche e la Convivenza
Ad una certa, mi dice che per oggi il lavoro è terminato e mi consiglia il supermercato più vicino, dato che non ho nulla da mangiare. Per raggiungerlo posso usare una delle bici a disposizione: una super Holland bike cazzutissima, ovviamente senza marce e con i tasconi sulla ruota posteriore in modo da poter trasportare comodamente la spesa. Mi piace un casino.
Attivo il navigatore, indosso le cuffie e inizio a pedalare. Il market è a 20 minuti, ma fortunatamente il sole splende e mi ritrovo su quello credo che sia la ciclabile più bella che abbia mai percorso, al punto da emozionarmi.
Costeggio questi infiniti prati e intravvedo qualche cavallo e pecora.
E’ tutto così fottutamente bucolico.
Al mio ritorno, la casa è come l’avevo lasciata la sera prima: sporca, piena di ragni e mosche.
Ho schifo di ogni superficie presente e inizio a pulire come non ci fosse un domani. Straccio, scopettone, aspirapolvere, cif, candeggina…mi sento Cenerentola ma con i ragni al posto degli uccellini.
Verso l’una di notte capisco di essere ancora in alto mare e crollo malamente nel letto. Un’altra volta.
I duri turni di pulizie dopo il lavoro continuano per i successivi 4 giorni, aspirando una quantità infinita di ragni in 130 mq scarsi di appartamento. Ormai credo di aver visto ogni tipologia di ragno presente in Olanda. Dopo aver terminato non è rimasta una singola ragnatela e posso finalmente togliere i miei vestiti dalla valigia, ordinare casa, ma soprattutto dormire tranquillo.
L’idea che ci potessero essere degli zompettanti animaletti a condividere il letto con me non mi allettava molto sinceramente.
E’ l’inizio del quinto giorno e vengo svegliato da un ronzio…
non era una zanzara, no, fortunatamente qui non ce ne sono, ma una semplice mosca.
Non ne do importanza, “pazienza” mi dico.
Arrivata sera capisco che non era solo una stupida mosca perchè in casa ce ne sono tante, troppe. La mia calma è messa a dura prova: questi piccoli quanto odiosi insetti sono ormai presenti su ogni superficie e li immagino procreare come non ci fosse un domani.
Avendo sterminato dall’osservatorio qualsiasi essere vivente dotato di 8 zampe, ho inevitabilmente alterato i delicati equilibri della fauna presente e ora il territorio era in mano a loro!
ERA GIUNTA L’ERA DELLE MOSCHE
Mi sento uno scemo totale perchè neanche una volta ho pensato che vivendo sopra la stalla le mosche potevano essere un problema. Questa volta non ho una soluzione, ammetto che l’aspirapolvere ha dei limiti e quindi mi arrendo al loro dominio indiscusso.
Da quel giorno convissi con migliaia di altri piccoli e ronzanti coinquilini che mi terranno compagnia per i giorni a venire, fino a che arriverà la soluzione finale di questo problema