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23 maggio 2023
Il Cielo d'Olanda: Un Paradiso Indefinibile
La verità è che mi manca, mi manca quel cielo così limpido e pieno di tranquillità e speranza. Solo l’Olanda mi sapeva offrire quell’eterno quanto unico splendore.
Da poco sono tornato dalla fantastica esperienza in quelle terre a nord, dove alzando lo sguardo, lo notai fin dai primi giorni. La limpidezza dei colori era così semplice quanto incredibile.
Ai più può sembrare solo un ammasso di colori e forme, ma per me era uno sguardo verso l’infinito. Quel paradiso non figurato come un luogo trascendente, ma più come un paesaggio indefinibile e idilliaco. Eppure in quella terra straniera mi sembrava vero e puro, lì, proprio sopra di me.

Mulino a vento della fattoria dove lavoravo. Olanda

La Sottomissione alla Terra: Il Pericolo della Distrazione
Non era raro vedere quel cielo coperto da nuvole. Il vento, a volte calmo altre impetuoso, spostava sinuosamente le nuvole chiedendogli permesso. A gran velocità si modificavano, contorcendosi su se stesse e sparendo nell’oltre. Mi permettevano così di scorgere quell’immensa fonte di luce.
Sembra una cosa scontata il cielo, definito come “Lo spazio entro cui si muovono i pianeti del sistema solare, e che ci appare come una volta o cupola emisferica delimitata alla base dall’orizzonte”. Ma se provassimo a privarci anche solo per un giorno di lui, sentiremmo immediatamente la mancanza di qualcosa.
Per me fu così: il mio rientro in Italia mi fece notare ancor più la sua magnificenza. Forse perché vivo in una parte di mondo con una densità abitativa elevata, con un inquinamento luminoso e atmosferico anormale. Oppure perché solamente nel mio quotidiano non ci presto molta attenzione.
Guardare in Alto, Guardare Dentro: La Bellezza Nascosta
Il problema reale poi, oltre quelli derivanti da fattori abiotici e dall’antropizzazione del paesaggio, è dato dalla nostra attenzione rivolta spesso verso il basso. Non prestiamo attenzione ai meravigliosi e gratuiti particolari che ci circondano. Rischiamo di perderci l’infinita bellezza che ci circonda.
Credo che il cielo sia importante; se ammiriamo un paesaggio senza costruzioni, esso occupa all’incirca il 50% (se non più) del nostro campo visivo. Se si ragiona sulla sua scala cromatica, questo diventa ancora più interessante: il cielo varia molto di tonalità, ed è riduttivo se non alquanto semplicistico definirlo di colore blu.
In Olanda ho visto molti tramonti dinnanzi a me, e ogni volta la mia espressione era di stupore. Mai visto niente di simile. Eppure ogni giorno avveniva la stessa magia.

Mucche della fattoria che si godono gli ultimi raggi di sole. Olanda
In quei momenti di ammirazione ripensavo ai fantastici tramonti di Formentera di qualche anno fa. Ricordo che il sole si accasciava, sparendo piano piano sotto quel mare azzurro, creando un’espressione artistica di sfumature morbide.
Ai tempi mi definivo come un “sunset hunter”, un cacciatore di tramonti, e cercavo di godermi l’esperienza al meglio: una birra fresca, pochi amici, chitarra, puro chillin’.
Mi mancano quelle spiagge bianche immacolate. A me, che del mare ho sempre preferito la montagna.
Ora che guardo il cielo non vedo più quella magia, mi viene difficile volare con la mente. Mi sembra così sporco, non più tridimensionale e nitido, ma piatto, statico e grigio.
Non posso neanche immaginare come fosse il cielo solo qualche centinaio di anni fa, quando ancora l’uomo non imponesse la sua presunzione verso tutto quello che lo circonda.
È possibile che il cielo di un tempo si avvicini al cielo d’Olanda. O almeno mi piace pensarlo.
Abbiamo inquinato paesaggi e noi stessi, privandoci della nostra vista e sporcandoci dentro.